Il progetto “Orto Sinergici”  consiste nel coltivare la terra:  è il gesto più antico, forse il primo che ci consenta di parlare di civiltà. La civiltà, come oggi la conosciamo, è nata attorno all’agricoltura; l’atto del coltivare, se sperimentato in maniera pratica, ci consente di capire come in realtà le piante seguano regole ben precise per poter vivere l’una accanto all’altra, mostrandoci davvero quello che una civiltà dovrebbe rispecchiare.

L’agricoltura sinergica si propone di riprodurre un microcosmo in cui le piante si aiutano tra loro esattamente come fanno in natura e quindi senza bisogno del nostro intervento diretto ma senz’altro attraverso il nostro supporto.

Il progetto deve valorizzare  la coltivazione sinergica, che è a nostro avviso quella che più si avvicina ad un concetto di civiltà autonoma e rispettosa dell’altro. Al giorno d’oggi è normale pensare che un bambino debba necessariamente sapere come nasce e vive una pianta, ma allo stesso tempo non si considera la possibilità di fargli vedere di persona come una pianta nasca e viva. Il bambino, specialmente se piccolo, riesce a stabilire un contatto con la natura, un contatto che, anche se non sembra, è essenziale.

L’obbiettivo di un progetto come quello di un orto sinergico a scuola è quello di comprendere come l’attenta osservazione dell’ambiente e dei suoi esseri viventi possa darci dei validi strumenti per vivere al meglio in una società dove è tutto necessariamente molto frenetico.

L’orto a scuola è un viaggio interdisciplinare attraverso le culture e le tradizioni che hanno segnato il luogo in cui viviamo, ma anche un occasione di capire il funzionamento del mondo, le scienze e la botanica e le sue regole non scritte.